Dopo gli studi all’università Statale di Milano, ha iniziato il suo percorso nel campo della consulenza direzionale, lavorando per grandi brand, dal food al consumer elettronics, dal design made in Italy ai prodotti di lusso.
Nel 2012 inizia il suo percorso imprenditoriale ed è uno dei founder di una holding con sede a Milano attiva in diversi settori: dall’orologeria di alta gamma alla pelletteria, dall’advertising alla profumeria artistica fino all’illuminazione d’arredo, con il brand “Immenso Luce d’Autore”.
Dott. Allegro, Immenso Luce d’autore propone sistemi di illuminazione altamente tecnologici basati su nuovi standard, ci dice quali linguaggi innovativi utilizzano le sue luci per illuminare spazi e ambienti?
Quando è stata creata Immenso ci siamo ispirati all’aforisma di Mies van der Rohe, “Less is More”. E così nelle nostre collezioni abbiamo cercato un equilibrio tra la complessità degli aspetti tecnici e l’eleganza raffinata ed essenziale del prodotto. Il codice stilistico che caratterizza le nostre creazioni si traduce in un linguaggio rigoroso ed essenziale, mai ostentato, capace di esprimere una bellezza intrinseca sia nell’estetica del prodotto, che nelle sue performance.
Il lavoro della sua azienda è impostato sull’innovazione e sulle capacità manifatturiere, sembra quasi che ciò sia frutto di un equilibrio tra ricerca tecnologica e artigianato…
Gli uffici di Immenso sono a Milano, a Brera cuore del distretto del design, ma l’azienda si trova a nord di Milano, in Brianza, da sempre territorio riconosciuto come espressione di una forte vocazione manifatturiera. Le nostre lampade sono dei manufatti, frutto del saper fare artigianale, come le lavorazioni del metallo, di tornitura, fresature e finiture galvaniche. Tutto questo proprio come si lavorava nelle botteghe di una volta. Un mestiere da cui traiamo ispirazione ma che evolve e si concretizza in un processo industriale capace di garantire elevati standard di qualità ed efficienza.
Il suo progetto di illuminazione SEQUENZA nasce da un’intuizione, ci vuole spiegare meglio cosa ha dato l’avvio alla realizzazione di queste lampade?
Sequenza nasce dall’intuizione di Fulvio Fratti, in occasione di un lavoro custom-made per il museo della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, Milano. L’esigenza nasce dal voler illuminare la sala della matematica non utilizzando grandi lampadari, ma attraverso una sequenza di corpi illuminanti più piccoli che pendevano da una struttura esagonale che si ripeteva per tutta la stanza. Si tratta di un manufatto in metacrilato che ha la caratteristica di farsi percorrere dalla luce e che esce solo dal fondo sabbiato, invece che dal corpo trasparente, evocando così un effetto acquario sospeso nello spazio.
La personalizzazione del prodotto è un punto di forza verso cui la maggior parte delle aziende si sta orientando. I suoi sistemi di illuminazione riescono a soddisfare le richieste del singolo cliente?
Da sempre il mondo dell’architettura e dell’interior design si divide in chi risolve uno spazio e chi, invece, interpreta lo spazio. Con le nostre collezioni siamo in grado di accompagnare il progettista in entrambe le direzioni. Grazie alla nostra capacità manifatturiera riusciamo a dare forma all’idea del progettista che a volte vuole un prodotto one-off capace di interpretare il suo stesso codice stilistico e dare carattere all’ambiente che deve riflettere le emozioni e la visioni di chi, poi, abiterà lo spazio.
Lei prende parte alla gestione e all’elaborazione di un singolo progetto di illuminazione? Ha un rapporto diretto con il lighting designer?
Ci piace definire Immenso una realtà focalizzata e dedicata al professionista, quindi abbiamo un rapporto diretto con il mondo della progettazione, architetti, interior e lighting designer. Nel nostro team ci sono competenze di engineering e di progettazione illuminotecnica capaci di sviluppare soluzioni e progetti fotometrici con cui il progettista può comprendere quale tipo di illuminazione è più adatta ad un determinato spazio.
La luce è un formidabile strumento di comunicazione ed è capace di costruire scale gerarchiche relative all’importanza degli ambienti domestici. Il bagno ha assunto nel tempo un ruolo sempre più significativo all’interno delle nostre abitazioni, secondo lei in che modo la luce ha accompagnato la sua evoluzione?
Oggi, ormai, l’ambiente bagno è un luogo riscoperto della casa, dove rilassarsi e ritrovare la propria intimità. Dal punto di vista illuminotecnico i prodotti e le soluzioni devono avere una certa cura estetica sia nelle forme, che nelle finiture perché il bagno sta diventando un ambiente in cui si legge lo stesso stile delle zone living. Il bagno di domani, quindi, continuerà ad evolversi sempre più come un interno domestico emozionale. Sarà quindi necessario sviluppare lampade che valorizzino l’atmosfera di un ambiente caratterizzato anche dal suo arredo, specchiere, angolo spa, zona trucco etc…
Prendendo in considerazione un bagno dotato delle funzioni standard (lavabo, sanitari, doccia), senza affaccio esterno e quindi privo di luce naturale, qual è secondo lei la giusta illuminazione per questo ambiente?
Generalmente le dimensioni hanno la loro rilevanza, ma detto questo il nostro approccio si focalizza sempre in una soluzione mix: da un lato è opportuno distribuire la luce nell’ambiente per sopperire alla carenza della luce naturale, una luce che sia controllata, quindi dimmerabile in maniera da poterla dosare rispetto alle necessità. Dall’altro lato ci piace “macchiare” lo spazio con la luce con soluzioni che segnano alcune aree funzionali del bagno, quindi lavabo, specchio, area doccia…
Dott. Allegro, per concludere, ci vuole raccontare un suo progetto di illuminazione a cui è particolarmente legato?

Un nuovo progetto sta prendendo forma, si tratta del restyling di un resort hotel curato dall’architetto Nick Maltese, founder dello studio milanese, N+M Studio. Gli hotel resort e spa sono diventati luoghi dove il benessere è protagonista e l’ambiente bagno riveste un ruolo di grande importanza nell’ambito del progetto, diventando delle vere e proprie aree relax privato all’interno delle camere e delle suite. In questo progetto l’architetto Maltese ha ripensato il bagno en suite come uno spazio antropometrico con una forte scenografia zen rilassante e con forti contrasti materici. Un contenitore di elementi architettonici che dialogano con elementi puri come il legno, il travertino e la pietra grigia. La scelta delle lampade Sequenza, di Immenso, aggiunge una forte scenografia e rafforza lo spirito dell’ambiente con una bellezza sobria, rigorosa e mai ostentata. La riflessione e la maternità traslucida delle lampade elevano Sequenza come un elemento estetico d’arredo e decorativo dell’ambiente.
LUCE E BENESSERE
Human Centric Lighting (HCL) è una filosofia di pensiero che esiste da moltissimi anni, un concetto legato alla salute psicofisica della persona che mette la luce al centro del benessere dell’uomo e dell’ecosistema in generale. A questa filosofia di vita si stanno ispirando molte aziende che producono sistemi di illuminazione per interni e diverse università europee stanno investendo nella ricerca in tal senso. Al centro degli studi dello human centric lighting ci sono dei dispositivi elettro – luminescenti organici chiamati OLED (Organic Light Emitting Diode) che generano luce se attraversati da corrente elettrica. Essi sono costituiti dalla sovrapposizione di strati sottilissimi di materiali organici, frapposti tra due elettrodi, che servono a portare nel dispositivo la corrente necessaria ad accenderlo. Gli studi dello Human Centric Lighting vengono fatti sulla base dei risultati di questi nuovi sistemi di illuminazione e Maria Grazia Maglione e Paolo Tassini del laboratorio nanomateriali e dispositivi del Centro Ricerche ENEA di Portici (NA), studiano da oltre dieci anni gli OLED per migliorare l’efficacia luminosa, per studiare materiali emissivi innovativi, incrementare l’estrazione luminosa e predisporre meccanismi di degrado per aumentare la durata dei dispositivi.
Gli OLED da lampade illuminanti possono trasformarsi in lampade intelligenti se ad essi vengono associati dei sistemi di monitoraggio a servizio delle persone. Maria Grazia Maglione ci racconta che, insieme a Paolo Tassini, da tempo conduce delle ricerche (adesso sono un progetto in attesa di finanziamento) il cui presupposto è lo studio degli effetti dei vari parametri della luce (intensità, spettro, frequenza di accensione delle sorgenti, ecc.), in relazione agli altri elementi ambientali (temperatura, umidità, livelli di rumore, aromi ed odori, presenza di illuminazione naturale, ecc.), e allo stato psicofisico degli individui e fruitori. Tutto questo implica la messa a punto di modelli neurofisiologici avanzati per la modellizzazione del benessere umano e sulle sue reazioni agli stimoli derivanti dai diversi possibili fattori illuminotecnici ed ambientali, basati su informazioni raccolte da una molteplicità di sensori (preferibilmente in maniera non invasiva e wireless, per evitare di introdurre ulteriori fattori accidentali) che possono includere l’analisi del battito cardiaco, e quella del sudore, il movimento ciliare od oculare legato al livello di concentrazione dell’individuo, la postura ed i movimenti della persona. Le finalità di queste ricerche sono l’elaborazione di sistemi intelligenti, appunto di tipo HCL, in grado di osservare il comportamento e le reazioni fisiologiche degli individui mediante vari sensori, riconoscere autonomamente la presenza di stress o situazioni di malessere, e decidere su quali elementi agire e quindi attuare, senza intervento umano ed in modo efficiente ed economico fino al raggiungimento delle condizioni ottimali di benessere. Questi sistemi agiscono in particolare sulla luce perché rappresenta il principale stimolo per regolare il ritmo e le funzioni circadiane degli esseri umani, i cui disordini noti possono provocare vari disturbi anche gravi. La lampada intelligente è in grado di ricevere un feedback sui parametri vitali delle persone che soggiornano in un ambiente e, grazie alle informazioni ricevute, riesce a modificare la sua emissione in termini di intensità di spettro per adattarsi alle specifiche richieste degli utenti, regolando in maniera mirata la sua luminescenza: i sensori comunicano con un punto di raccolta e questo dà informazioni alla lampada. Maria Grazia Maglione ci racconta ancora che il sistema di illuminazione intelligente è applicabile a qualsiasi ambiente chiuso della casa e, quindi, anche alla stanza da bagno, ambiente in cui la sua installazione andrebbe a perfezionare il concetto di luogo del benessere “monitorato”.
Arch. Aldo De Vivo
Articolo scritto per la rivista “Il Bagno Oggi e Domani”