Milena Carnelli nasce nel 1961 a Saronno, vicinissima al cuore della Brianza. Figlia d’arte, il nonno ed il padre portavano avanti una azienda di lavorazione del legno artigianale considerata un’eccellenza nella realizzazione di oggetti intagliati, ne subisce l’influenza e orienta la sua carriera scolastica nel settore dell’architettura e del design di interni presso il Politecnico di Milano completandosi presso l’ISAD di Milano.
Dopo alcune esperienze nel settore ( Unifor M3 – Gruppo Molteni e SKIPPER), avvia nel 1986 il proprio Studio a Saronno. In principio si occupa della progettazione/ristrutturazione di spazi di lavoro per grandi aziende e residenze private in alcuni casi anche di valore storico. Successivamente amplia i settori di intervento maturando importanti esperienze nel campo della ideazione e supporto all’allestimento di esercizi commerciali e locali destinati alla ristorazione. Attualmente lo studio interviene su nuovi progetti e ristrutturazioni di ville, appartamenti, spazi commerciali, ristorazione, ospitalità ed uffici. Recentemente ha investito sulla progettazione e realizzazione di modelli architettonici in scala e sui servizi di taglio su misura e produzione di oggettistica, dotandosi di macchinari e competenze nella tecnologia di taglio e incisione laser.
Architetto Carnelli, in relazione alla progettazione del bagno quali sono le scelte progettuali che intervengono per la valorizzazione di questo ambiente?
Quando affrontiamo una ristrutturazione la zona dei bagni è quella più rivisitata in assoluto, a volte è effettivamente necessario ampliarla ma può capitare anche di sottrarre spazio, magari semplicemente separando quella parte dedicata ai servizi come lavanderia/ripostiglio, in questo caso, “ripulendo”, il bagno risulterà più piccolo ma molto più confortevole.
Riguardo alla progettazione degli ambienti di un appartamento, spesso ci troviamo di fronte a superfici contenute. Come è possibile ottimizzare gli spazi del bagno salvaguardando comfort e relax?
Non necessariamente la dimensione è sinonimo di comfort, al contrario spazi sproporzionati potrebbero risultare meno accoglienti se non addirittura dispersivi.
Salvaguardate le funzioni primarie della stanza, in uno spazio che consenta di avere almeno un lavabo con appoggio, una doccia di dimensioni adeguate ed un vaso (non necessariamente anche un bidet che sappiamo può essere integrato), molta importanza avranno le scelte delle finiture e delle luci che caratterizzano fortemente l’ambiente bagno, comfort e relax si otterranno rispettando in questo, gusti ed abitudini del cliente.
Tra i suoi interventi ce n’è uno, o più di uno, che ha reso protagonista la stanza da bagno?
Nei miei interventi spesso ritengo la stanza da bagno protagonista, è un luogo che sempre più spesso vuole essere messo in mostra ma che al tempo stesso deve mantenere la privacy, quasi una contraddizione, stimolante per la progettazione.
L’interior design è entrato pienamente nella progettazione dei bagni contemporanei e nell’arredo bagno. Per meglio dire il bagno, rispetto ad altri ambienti della casa, offre ulteriori spunti alla creatività. Ci sono delle nuove tendenze che, al posto di altre, incontrano in misura maggiore il suo approccio progettuale?
Portare all’interno delle abitazioni strumenti di benessere come, per esempio, saune o bagno turco necessariamente chiede l’intervento di un progettista, personalmente affronto queste richieste con molto entusiasmo.
Lei è d’accordo con Francesco Zurlo che afferma “la creatività è un atto sociale, è un bene comune e i progetti che ne derivano più sono validi e meno risultano autoreferenziali”?
Condivido Zurlo, considero corretto adeguare il progetto in rapporto alle situazioni cercando di rispondere a tutte le complessità che caratterizzano la richiesta, sempre necessario mediare con il proprio ego.
Ci sono delle trasformazioni che non si sono ancora affermate, ma che lei vede come possibili nuove funzioni o cambiamenti legati all’ambiente bagno?
Le trasformazioni che si stanno affermando, anche se ancora rare, sono legate alla percezione del benessere ed ad un nuovo modo di utilizzare lo spazio ad esso dedicato.
Alvar Aalto racconta che “da giovane si riuniva con altri due amici in bagno dove insieme avevano preso l’abitudine, tipica degli uomini seri, di discutere ogni sera i problemi della giornata, indisturbati”. Lei crede che lo spazio del bagno, opportunamente attrezzato, possa essere un alternativo luogo di socializzazione?
Attualmente sto seguendo il progetto di una villa singola che avrà sauna, bagno turco ecc. concepiti come luogo di socializzazione. Un progetto molto stimolante.
La progettazione del bagno può essere ispirata da varie suggestioni e memorie (i giochi d’acqua dell’età infantile, il desiderio di rilassamento, ecc.). Avendo campo libero e nessun vincolo legato alle dimensioni, da quali ricordi si farebbe guidare?
Ho un ricordo d’infanzia vivissimo legato al momento del bagno, nella vasca bollente insieme ai miei fratelli, giochi e risate (anche qualche bevuta e bruciore agli occhi per il sapone) allagamento e conseguente ramanzina. Sarà per questo che di norma inserisco sempre nei progetti almeno una vasca da bagno, la ritengo un elemento quasi fondamentale per una corretta progettazione del bagno, peccato non avere sempre spazi adeguati ed anche un pochino di resistenza da parte di alcuni clienti.
Arch. Aldo De Vivo
Intervista per la rivista “Il Bagno Oggi e Domani”